Domanda di RedCarpet85: tutto questo casino sul testamento biologico ma facciamo una riflessione?
Il parlamento sta decidendo cosa fare: impedire che vengano staccate le spine, nutrire, non nutrire, farmaci, non farmaci ecc ecc e in tutto questo la Chiesa ci ficca il naso asserendo che la l’eutanasia è sbagliata, che la vita va preservata e via dicendo.
Ma il punto è: perchà© uno non può scegliere di seguire la via della vera vita? perchà© una persona non può decidere di morire naturalmente..alla fine staccare le spine non significa eutanasia ma semplicemente lasciare che la natura faccia il suo corso..io la vedo cosà¬..voi cosa ne pensate?
Poi se uno decide per iscritto di farsi tenere in vita dalle macchine nel caso in cui succeda una disgrazia è sempre libero di farlo ovviamente
Migliore risposta:
Answer by Black Jack
Io sono d’accordo con te, ma ormai nel nostro paese questa questione è stata totalmente politicizzata con la nefasta conseguenza che nessuna delle due parti riflette pi๠ma si schiera a priori, per partito preso.
Volendo lasciar perdere la politica e ragionando per principi si può comunque dire che la questione sia legata a problemi religiosi. Proviamo ad analizzare le due prospettive principali:
Il LAICO sostiene che non ci si può lasciare influenzare da precetti religiosi per scelte di carattere civile come questa, e afferma quindi la libertà dell’individuo di scegliere per sè la vita o la morte. A prescindere dal fatto che Dio esista o meno c’è quindi una separazione dei due piani.
Questa posizione è poi de facto applicata principalmente da atei o agnostici poichè il CATTOLICO sostiene invece che di fatto i principi religiosi sono pi๠importanti di quelli civili e legislativi, e come contraddirlo? In linea teorica se uno crede davvero in Dio e vede in lui il suo scopo di vita è chiaro che non potrà che considerarlo superiore ad ogni altra cosa.
Detto questo il cattolico rifiuta l’eutanasia equiparandola ad un suicidio, ad un rifiuto della vita donata da Dio, ma non solo per sè ma anche per gli altri (il prossimo come dicono loro): questo per la natura stessa del cattolicesimo che mira non solo alla salvezza per sè stessi, ma anche (e soprattutto) per gli altri. Quindi se per te credente è peccato compiere una azione devi in teoria muoverti affinchè nemmeno gli altri la compiano in modo da salvarsi, questo dice la dottrina cattolica.
A questo punto ad analisi completata purtroppo si può affermare solo una cosa: il problema è irrsolvibile volendo trovare una conciliazione delle parti, perchè entrambi partono da presupposti differenti che si escludono a vicenda. La mediazione non è quindi possibile e dal punto di vista legislativo la questione sarà risolta con la vittoria dell’una o dell’altra parte senza un valido compromesso.
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