La scelta dell’argomento implica un’altra grossa decisione da prendere, ossia il modo in cui lo si vuole affrontare ovvero la sua realizzabilità . Generalizzando- una tesi può essere compilativa e sperimentale; a queste due tipologie, la riforma universitaria aggiunge di recente l’ulteriore possibilità di descrivere
l’attività di tirocinio.
Non pensare che una tesi compilativa sia un collage o un riassunto di testi altrui: fare una tesi compilativa non significa copiare. Innanzitutto devi avere una tua ipotesi di lavoro articolata. Poi devi individuare e analizzare quanto è stato scritto dai diversi autori su un dato argomento.
Una tesi compilativa non è dunque un mosaico di citazioni, ma comporta una buona capacità di lettura crà¬tica e di inquadramento teorico.Un progetto di tesi compilativa non richiede la descrizione di una metodologia, poichà© non presuppone una raccolta dati nell’ambito di una ricerca. Tuttavia anche in questo tipo di tesi può essere utile formulare l’obiettivo: in esso lo studente sintetizza le finalità del suo lavoro, circoscrive l’ambito del suo interesse, descrive le sue intenzioni. In questo caso non ci sarà uno studio sperimentale che intende verificare un’ipotesi, ma una rassegna di letteratura che, offerta una panoramica sull’argomento, è in grado di approdare ad una dimostrazione. L’importante è utilizzare le fonti criticamente.
Una tesi di ricerca, tipica nelle lauree in scienze e in alcuni settori dell’ingegneria, consiste nell’analisi e nello sviluppo, teorico o sperimentale, di un argomento già impostalo che l’allievo, disponendo dei suggerimenti necessari da parte del relatore, deve completare, con risultati originali. L’attività è di solito
orientata a produrre risultati che possono essere usati, e si colloca pi๠spesso nel quadrante della ricerca di base orientata all’uso, piuttosto che in quello della ricerca di base pura. In alcune discipline si possono svolgere lavori di classificazione e osservazione, appartenenti al quadrante della ricerca corrispondente.