1. Che cos’è la psicologia sociale?
La psicologia sociale è una disciplina destinata allo studio sistematico dell’interazione umana e delle sue basi psicologiche:
1. sviluppo della teoria (descrivere e spiegare i vari aspetti della vita sociale)
2. verifica della teoria (esperimenti, osservazioni sul campo e analisi di documenti storici)
3. incoraggiamento all’azione
In che cosa differisce dalla sociologia:
1. unità di analisi (l’agente individuale o il piccolo gruppo);
2. la natura della spiegazione (processi interni all’individuo).
2. La formazione della psicologia sociale moderna
2.1 La teoria alla nascita della professione accademica
McDougall 1908.
Le prime formulazioni teoriche tendevano ad essere semplicistiche ed assolute: unico principio unificatore (Stuart Mill: edonismo; Hobbes: principio di potere; Tarde: imitazione).
Oggi il comportamento sociale viene attribuito ad una quantità di fattori.
2.2 Lo sviluppo di tecniche osservative
1897 Triplett primi studi sistematici sull’attività sociale: era interessato a scoprire gli effetti dell’ambiente sociale sul comportamento umano (ciclisti).
3. Scopi della teoria
Teoria = insieme di proposizioni logicamente interrelate che descrivono e spiegano un oggetto di osservazione.
Ipotesi = quando una proposizione teorica è usata per prevedere un comportamento non ancora osservato.
pubbliche, proposizioni generali, coerenza logica.
3.1 La teoria come comprensione sociale
Vita urbana: Milgram => estraneo familiare.
3.2 La teoria come fattore di sensibilizzazione
La previsione degli eventi sociali è eccessivamente ottimistica:
• i fatti sociali subiscono frequenti trasformazioni;
• le previsioni accurate vengono contraddetti proprio a causa degli effetti illuminanti delle teorie scoperte (teorema di Thomas).
Le teorie possono meglio svolgere la funzione di sensibilizzazione e richiamare l’attenzione sulle conseguenze delle azioni.
3.3 La teoria come emancipazione: l’approccio critico
Una teoria che mette in dubbio le verità comunemente accettate e propone nuove linee di azione è definita teoria generativa.
4. Il prodotto della ricerca
Collegare la teoria con la ricerca allo scopo di fornire informazioni sui comportamenti sociali passati e attuali, di contribuire alla previsione degli eventi futuri, di rendere pi๠convincente la teoria attraverso la verifica empirica.
4.1 Documentazione della vita sociale
Tecnologia. Posta elettronica: perdita di freni inibitori, minor sensibilità alle differenze di posizione sociale, personalizzazione della posta.
5. I paradigmi teorici in psicologia sociale
Un paradigma è una serie di regole o un modello globale.
5.1 Il paradigma behaviorista: una tradizione ancora viva
Dagli anni ’20 agli anni ’50 la psicologia americana è stata dominata dalla teoria behaviorista, basata sull’assunzione che l’azione umana è sostanzialmente governata dagli eventi esterni (Pavlov). Watson 1919: l’uso appropriato di ricompense e punizioni poteva plasmare e dar forma al comportamento dei bambini. Allport 1924: potere dell’ambiente di plasmare il comportamento.
Skinner – behaviorista radicale: tutti gli schemi comportamentali sono creati, alimentati e abbandonati a seconda che l’azione venga associata a ricompense o punizioni provenienti dall’esterno. Ciò che avviene all’interno dell’individuo non è degno di attenzione.
Neobehaviorismo: si annette ancora grande valore agli eventi ambientali, ma questi sono significativi in quanto influenzano gli stati psicologici, che sono quindi i veri fattori responsabili del comportamento: ricompensa e punizione agiscono sugli atteggiamenti dell’individuo, oppure sui suoi sentimenti interni, e questi a loro volta determinano le sue azioni. (telefonata).