Domanda di Barzelletta: Società marginali che sono diventate leader nel loro settore?
Sto iniziando a pensare alla tesi (magistrale in Economia e Management) e mi piacerebbe fare la tesi su un caso di un’azienda che aveva un ruolo marginale se non addirittura considerata precaria, e invece poi grazie alle sue risorse intangibili (know-how ecc) è diventata leader in Italia (o qualsiasi altro Paese/Continente/nel Mondo).
Non mi viene in mente però nessuna società del genere mentre sicuramente ne esistono tantissime… mi fate voi degli esempi x favore?
Grazie!
Migliore risposta:
Answer by MeStesso
Gli esempi si sprecano.
Invece che concentrarti sugli asset, però, sposta la tua analisi sulla innovazione. Ci sono MILIONI di libri, paper, articoli dedicati all’innovazione, che cercano anche di spiegare come e perché a volte sono i new entrants a vincere, altre volte gli incumbent.
Ma possibile che in tutta la magistrale in management tu non abbia mai fatto un corso di tecnologia e innovazione? 🙂
Esempio 1: mercato aereo. Ryanair, che grazie ad una strategia di “market innovation” (“turning non consumers of your technology into customers of yours” -> vedi Durisin, B.) da azienda sull’orlo del fallimento schiacciata da BA e AerLingus è diventata nel giro di un decennio la più grande compagnia aerea europea.
Nota che questo, più che grazie ad asset particolari, è stato grazie alle competenze manageriali. Finché a gestirla c’era Tony Ryan (una specie di Briatore irlandese), che tentava di scontrarsi frontalmente con BA e AerLingus puntando solo sul prezzo, era un disastro. Poi è arrivato O’Leary, che ha studiato il caso Southwest di persona negli USA, e ha capito che bisognava puntare ad altro. Più che mirare a chi già era cliente delle compagnie aeree (prima Ryanair faceva la rotta Dublino – Londra, molto richiesta ma molto costosa grazie al duopolio), si è concentrato su quelli che prima non avrebbero mai preso un aereo. Più che asset particolari, qui è stata una innovazione di mercato!
Esempio 2: Sun Microsystem nel mondo dei workstation.
Grazie alla “open system strategy” si sono fatti largo in mezzo a dei colossi come IBM e HP.
Esempio 3: Starbucks.
La storia di Starbucks è molto lunga, ma molto interessante. Anche qui esempio di market innovation. Dal nulla sono cresciuti anche a triple-digit rates.
Esempio 4: Apple.
Nel 1997 mancavano 3 mesi al fallimento. È ritornato Steve Jobs, e ha introdotto l’iMac che ha salvato la compagnia.
Nel 2001 l’iPod ha cambiato l’industria musicale.
Nel 2007 l’iPhone ha rivoluzionato i telefoni cellulari.
Nel 2010, quindi, l’iPad ha cambiato… un po’ tutto, in realtà! Dai computer portatili ai giornali! (Innovazione radicale secondo Henderson e Clark e disruptive innovation nel modello di Christensen).
Qui c’è anche un discorso di asset, ma intesi come “core competences” (Prahalad e Hamel, 1990): nello specifico, possono essere la tecnologia del touch screen capacitivo, l’abilità di disegnare interfacce utente semplici e intuitive, l’abilità di fare prodotti belli esteticamente…
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