Domanda di Dolphino: Perchè la nostra società premia la cultura pi๠dell’intelligenza?
Perchè, nei fatti, un laureato in giurisprudenza mediocre e incapace dovrebbe avere pi๠possibilità di carriera di uno che ha il diploma o anche solo la terza media ma che è di gran lunga pi๠intelligente e capace di lui? E sprtt, perchè i lavori intellettuali rendono pi๠dei lavori artigianali? da dove deriva il primato dell’intelletto sulla manualità ?
Non credete anche voi che le università non dovrebbero preoccuparsi solo di formare futuri burocrati insegnando tanta teoria e poca pratica, ma dovrebbero apririsi anche alla formazione artigiana e manuale in modo che anch’essa possa avere una sua dignità ed essere praticata ad alti livelli? Ad esempio le Accademie rilasciano diplomi, non lauree. Materie come Medicina, Giurisprudenza, Economia etc. vengono contemplate solamente a livello universitario rilasciando titoli di laurea in quel settore, che dovrebbero essere tenuti pi๠in considerazione dalle aziende ma sprtt hanno una maggiore spendibilità nel mondo del lavoro, dove appunto abbiamo il primato dell’intelletto sulla manualità . Eppure spaccarsi il c**o facendo un lavoro manuale e spaccarsi il c**o sui libri non dovrebbero essere premiati allo stesso modo? Chi ci ha imposto l’idea che lo studio mnemonico e nozionistico sia pi๠importante del lavoro artigianale?
Pensate ad esempio alla nascita di corsi altamente professionalizzanti nel settore artigiano e creativo, o a un’alta formazione di operai edili, meccanici, idraulici ed estetisti. Una laurea non può limitarsi a formare dirigenti, notai, avvocati, medici etc. Deve aprirsi a strade alternative, altrimienti si riduce ad essere uno squallido diplomificio dove la gente si riversa non tanto per passione e amore per la cultura, ma solo x l’ottenimento di un titolo che qualifica il fatto che ha imparato nozioni da libri di testo, ma non la sua intelligenza. In questo senso si dovrebbe abolire il valore legale del titolo di studio per quelle professioni che non sono tutelate dagli albi, e garantire in questo modo che chi si iscrive all’università (con un limite massimo di frequenza fissato sui 5 anni, superati i quali o ti sei laureato o sei fuori) sia motivato da un serio desiderio di arricchirsi culturalmente, ed essere formato x una professione, anzichè essere motivato dall’idea di appartenere a quelle caste professionali tutelate e strapagate dallo Stato, che dovrebbe invece cominciare a stipendiarle meno x vedere chi quelle professioni le fa x passione, e chi le fa x soldi e prestigio sociale.
Per arrivare a questo qui in Italia ci sarebbe bisogno di una riforma scolastica seria. Le università , come le scuole, dovrebbero aprirsi al lavoro pratico,con l’introduzione di nuove materie e nuovi corsi di laurea. Non possiamo continuare a mettere sugli allori uno studente di medicina solo perchè ha avuto la vocazione di fare il medico (e talvolta nemmeno quella) e a penalizzare persone che hanno trovato la loro strada in una professione artigiana e che magari sono molto pi๠intelligenti. Lavoro intellettuale e manuale hanno la stessa identica dignità e importanza. Non possiamo fare a meno nè dell’uno, nè dell’altro. E allora xchè si favorisce solo quello intellettuale?
Quale via dovrebbero prendere i governi perchè ogni mestiere possa essere riconosciuto per dignità e importanza all’interno della società , in modo che sia tutelato e rispettato? Ci sono professioni (medici, avvocati, dirigenti…) che sono tutelate troppo; altre, quelle manuali e artigiane, che sono tutelate poco o nulla.
Perchè?
Migliore risposta:
Answer by Ziettuccia .
In quale angolo del mondo del Mulino Bianco si favorisce solo il lavoro intellettuale? ahahahah Ma te sai quanto guadagna un insegnante? ahahahaha
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