Perchà© la generalizzazione è vista come un taboo innominabile?

Domanda di E.van Geloort: Perchà© la generalizzazione è vista come un taboo innominabile?
Capisco che non è bene generalizzare in certi ambiti (stranieri, amicizie, etc. ). Ma è un processo inevitabile per comunicare. Altrimenti si dovrebbe valutare ogni singolo caso, che è impossibile, rendendo di fatto impossibile parlare al plurale. Insomma, il processo induttivo (e poi deduttivo) fanno parte del pensiero. Anche la scienza è riduzionistica spesso. Ma guai. Farlo nel quotidiano! Si viene subito censurati per pudore o per abitudine o per correttezza politica. Persino su innocui giudizi positivi come “in Italia si mangia bene”.

Migliore risposta:

Answer by Questa è una mela
A me non pare sia cosଠ“innominabile” come tu dici. Quando si chiacchiera del pi๠e del meno credo che la generalizzazione (a parte quella estrema) sia tranquillamente ben accettata… quando però si parla su quotidiani o altri mezzi di informazione è in effetti molto meglio evitare di esprimersi in una maniera che possa dar luogo a fraintendimenti.
Molto spesso però l’accusa di “generalizzare” viene rivolta soprattutto per confutare senza troppa fatica le tesi di un avversario, giuste o sbagliate che siano.

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