Domanda di Silver Starring: Mi potreste scrivere il riassunto del libro diario di una cotta -French Kiss di Sarra Manning?
Praticamente parla di una 16enne che si trasferisce con la famiglia da manchester a brighton e lଠsi innamora di uno studente che segue il suo stesso corso di arte di nome Dylan di 19 anni…Per favore potreste scrivermi il riassunto k racconta cosa è successo durante la gita a Parigi,grazie mille!!!
Migliore risposta:
Answer by Nausicaa
RECENSIONE: Storia simpatica e fresca di una cotta tra adolescenti che per una volta tanto non mancano di credibilità
Libro fresco e piacevole, niente di straordinario (per rimanere in tema…non un grande amore, ma una bella cotta certamente sà¬). La copertina devo dire non mi piace, proprio per niente (non che l’originale sia migliore, intendiamoci). La trovo insulsa e un po’ pacchiana, ma del resto è questione di gusti. Preferenze personali a parte, c’è una cosa che mi infastidisce enormemente. Edie ha i capelli biondo miele, Dylan castano scurissimo, tant’è che all’inizio vengono quasi scambiati per neri. E allora com’è che la tizia in copertina è mora e lui ha i colpi di sole? Non è la prima volta che riscontro errori di questo tipo (si veda ad esempio gli occhioni azzurri di Zoe Redbird sulla copertina di Marked, quando poi nel testo risultano di tutt’altro colore). E’ veramente una cosa seccante, perchè indice di una grande superficialità . Non credo infatti che ci voglia molto a controllare e assicurarsi che almeno i dettagli che saltano maggiormente all’occhio corrispondano a quanto riportato nella storia. La Mondadori non è una casa editrice nata ieri, perciò sono rimasta davvero perplessa di fronte a una tale svista.
La storia è graziosa, Edie sembra non essere la figa numero uno di turno (per quanto Dylan la definisca bellissima, lei stessa conviene che sia Mia che Shona siano un pezzo pi๠belle di lei). Mi piace molto come è stata caratterizzata e le sue difficoltà nel socializzare con i compagni della scuola in cui si è appena trasferita si leggono con interesse. Il personaggio di Mia inizialmente mi aveva fregata, lo ammetto, cosଠcome Shona. Tanto di cappello quindi all’autrice che non ha introdotto i personaggi secondari in modo scontato e banale, ma ha permesso al lettore di vagliare tutta una serie di ipotesi, ricalcando gli stessi dubbi di Edie nella valutazione dei suoi nuovi compagni. Dylan mi piace, mi piace molto, in tutti i sensi. Forse, al di là del suo aspetto fisico (poteva non essere un figo da paura? Ma ovviamente no!) ciò che mi ha colpita di pi๠è stato il fatto che per una volta non ci troviamo di fronte all’ennesimo protagonista bello, forte e sicuro di sè. Dylan ha i suoi difetti, e l’autrice non fa nulla per nasconderli, anzi. E’ chiuso e indeciso, di umore altalenante (delle volte forse un po’ troppo, ci sono punti in cui i suoi cambiamenti di umore rasentano la normalità …tanto da meritare forse una bella chiacchierata con uno psicologo). Detto questo, si tratta comunque di una storia adolescenziale. Adolescenziale per davvero, non inteso come ultimamnete capita di leggere (sedicenni che trovano il vero amore, si innamorano perdutamente nel giro di dieci minuti del “lui” di turno – che può essere umano, vampiro o qualsiasi altra strana creatura – per poi finirci a letto assieme entro breve). In questo libro non c’è nulla di tutto ciò: Edie è una sedicenne sul serio, con i dubbi, l’indecisione e le paure che è giusto caratterizzino una storia simile vissuta a quell’età . L’ho trovata quindi una storia ben pi๠vera e credibile di molte altre (anche se ormai sono talmente tante le storie semi-assurde che ci vengono quotidianamente propinate che, quando poi ci si trova di fronte a un libro come questo, non si può che restare piacevolmente sorpresi da quella che di fatto è la “classica normalità “). L’originale diventa quotidianamente noioso e l’ordinario inaspettatamente interessante, insomma. So che ci sono ben due seguiti, di cui ho letto brevemente la trama, e sono molto indecisa se proseguire o meno nella lettura. Ho come il presentimento che ne rimarrei delusa, rovinando in parte anche la bella impressione che mi sono fatta di “French Kiss – Diario di una cotta”. Potrei ritenerlo un libro autoconclusivo e archiviarlo come il ricordo di un rilassante pomeriggio volato in poche ore. Non so davvero, magari leggerò qualche recensione e deciderò sul da farsi. Per quanto riguarda il libro in sè, invece, non esito a consigliarlo a chi è alla ricerca di una simpatica e a tratti anche divertente lettura.
BY
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