Una ginnasta professionista si allena dalle sei alle otto ore quotidiane, sei giorni su sette. Generalmente dedica un’ora/un’ora e mezza al riscaldamento dei muscoli attraverso lo stretching ed esercizi di slancio e flessibilità tra cui: corsa, skip (basso a alto), addominali (bassi, alti, obliqui), flessioni, verticali, camminate in verticale, spaccate e molleggio delle gambe, rotolamenti, slancio delle gambe alternato, salita e discesa dalla fune ecc… Quando i muscoli sono caldi, si passa all’esecuzione di salti in serie: rondate, flick, ribaltate, salti tesi, avvitati, carpiati e la combinazione tra questi elementi, salti del montone, salti ad anello, salti raggruppati, salti del cosacco, tutti in preparazione per gli esercizi agli attrezzi (in particolare per volteggio, corpo libero e trave). I salti vengono facilitati inizialmente dall’utilizzo del tappeto elastico o grazie all’aiuto dell’allenatore che sostiene la ginnasta e la aiuta nelle acrobazie pi๠difficili. Dopo questa prima fase d’allenamento, l’atleta passa agli attrezzi (volteggio, parallele asimmetriche, trave e corpo libero), dove prova gli esercizi di gara, affiancata dall’allenatore ei suoi prezosi consigli, e gli elementi di maggiore difficoltà . – Al volteggio si eseguono diversi tipi di salti (avvitati, raggruppati, tesi…ecc) e ci si allena per perfezionare lo slancio, le fasi di volo, e l’arrivo (a piedi pari e nell’area indicata), in quanto ogni errore va incontro a penalità stabilite dal …
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