L’Acrilamide negli alimenti

Aggiornamento della tesi del discussa a La Sapienza come Dietista con relatore il Prof. Carlo Cannella (110/lode) Presentazione della tesi discussa il 28/05/2008 Laurea Specialistica Scienze della Nutrizione Umana (110) Musiche: GLI INNOCENTI www.facebook.com CONCLUSIONI L’acrilammide è classificata come probabile cancerogeno per l’uomo, introdotta da tutta la popolazione mondiale attraverso gli alimenti, probabilmente da quando l’uomo ha iniziato ad utilizzare il fuoco per trasformare gli alimenti. Non c’è evidenza di possibili effetti tossici nell’organismo con le quantità  introdotte mediante la dieta, ma l’azione cancerogena e genotossica, dimostrata tramite esperimenti di laboratorio, suggerisce che la questione non deve essere trascurata, data l’impossibilità  di individuare un valore soglia tollerabile. L’approccio legislativo per le altre sostanze cancerogene e genotossiche riscontrabili negli alimenti è rigido e si basa su principi di sicurezza per la salute collettiva non applicabili all’acrilammide, anche se i rischi stimati possono risultare superiori rispetto alle altre sostanze conosciute. Mentre l’Unione Europea chiede che vengano diminuite le concentrazioni della sostanza negli alimenti, negli Stati Uniti, in California, delle grandi catene di fast food sono state accusate di non aver rispettato la legge statale (Proposition 65) che obbliga i produttori a riportare in etichetta la presenza di sostanze cancerogene negli alimenti [131, 181]. L’acrilammide si
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