Interessati a una descrizione dell’esperimento di Oersted? In questo articolo parliamo proprio di questo.
L’esperimento di Ørsted (o Oersted, a seconda della traslitterazione), dal nome del fisico che lo condusse nel 1820, Hans Christian Ørsted, fu cronologicamente il primo esperimento a dimostrare una correlazione tra la corrente elettrica e il campo magnetico. In realtà un’identica esperienza fu compiuta già nel 1802 da Gian Domenico Romagnosi, ma venne ignorata dalla comunità scientifica internazionale. Lo stesso Ørsted scriveva in una pubblicazione dell’Enciclopedìa di Edimburgo nel 1830, che “… la conoscenza del lavoro di Romagnosi avrebbe anticipato la scoperta dell’elettromagnetismo di diciotto anni…”.
Mentre preparava il materiale per una lezione, Ørsted scoprì qualcosa che lo sorprese molto: egli avvicinò una bussola magnetica ad un filo elettrico in cui scorreva corrente e l’ago magnetico della bussola si mosse improvvisamente. Ørsted fu così sorpreso che ripeté l’esperimento.
Oersted prese un filo conduttore e lo collegò ad un generatore di tensione creando quindi un
circuito dotato di interruttore. Prese poi una bussola e orientò la direzione del filo
parallelamente all’ago della bussola che in posizione di equilibrio segna la direzione del nord geografico terrestre. Nel momento in cui si chiudeva il circuito e quindi si faceva circolare corrente all’interno del filo, l’ago della bussola cambiava improvvisamente direzione ponendosi in direzione perpendicolare al filo.
Era noto fino ad allora che un magnete faceva spostare l’ago di una bussola posto nelle vicinanze. Le interazioni note in fisica erano tra un insieme di masse, o un insieme di cariche o di magneti, mentre non erano state scoperte ancora interazioni massa-carica, massa-magnete ovvero carica-magnete.
Le linee di forza del campo magnetico (B) generato da un filo percorso da corrente (i) sono circolari e concentriche tra loro (il centro comune è il filo per cui passa la corrente). Il verso del vettore-campo magnetico si intuisce con la regola della mano destra: puntando il pollice nel verso della corrente elettrica, le altre dita si chiudono nel verso del campo indicando così il verso del campo magnetico.