Domanda di Pamela: giovanni paolo II e galileo. help please!10 punti assicurati?
Una doppia questione sta al cuore del dibattito di cui Galileo fu il centro. La prima è di ordine epistemologico e concerne l’ermeneutica biblica. A tal proposito, sono da rilevare due punti. Anzitutto, come la maggior parte dei suoi avversari, Galileo non fa distinzione tra quello che è l’approccio scientifico ai fenomeni naturali e la riflessione sulla natura, di ordine filosofico, che esso generalmente richiama. àˆ per questo che egli rifiutò il suggerimento che gli era stato dato di presentare come un’ipotesi il sistema di Copernico, fin tanto che esso non fosse confermato da prove irrefutabili. Era quella, peraltro, un’esigenza del metodo sperimentale di cui egli fu il geniale iniziatore.
Inoltre, la rappresentazione geocentrica del mondo era comunemente accettata nella cultura del tempo come pienamente concorde con l’insegnamento della Bibbia, nella quale alcune espressioni, prese alla lettera, sembravano costituire delle affermazioni di geocentrismo. Il problema che si posero dunque i teologi dell’epoca era quello della compatibilità dell’eliocentrismo e della Scrittura.
Cosଠla scienza nuova, con i suoi metodi e la libertà di ricerca che essi suppongono, obbligava i teologi a interrogarsi sui loro criteri di interpretazione della Scrittura. La maggior parte non seppe farlo.
Paradossalmente, Galileo, sincero credente, si mostrò su questo punto pi๠perspicace dei suoi avversari teologi. «Se bene la Scrittura non può errare, scrive a Benedetto Castelli, potrebbe nondimeno talvolta errare alcuno de’ suoi interpreti ed espositori, in vari modi» (Lettera, 21.12.1613, in Opere di Galileo Galilei, a cura di A. Favaro, riedizione del 1968, vol. V, p. 282). Si conosce anche la sua lettera a Cristina di Lorena (1615) che è come un piccolo trattato di ermeneutica biblica.
l’orizzonte culturale dell’epoca di Galileo era unitario e recava l’impronta di una formazione filosofica particolare. Questo carattere unitario della cultura, che è in sà© positivo e auspicabile ancor oggi, fu una delle cause della condanna di Galileo. La maggioranza dei teologi non percepiva la distinzione formale tra la Sacra Scrittura e la sua interpretazione, il che li condusse a trasporre indebitamente nel campo della dottrina della fede una questione di fatto appartenente alla ricerca scientifica.
Al tempo di Galileo, era inconcepibile rappresentarsi un mondo che fosse sprovvisto di un punto di riferimento fisico assoluto. E siccome il cosmo allora conosciuto era, per cosଠdire, contenuto nel solo sistema solare, non si poteva situare questo punto di riferimento che sulla terra o sul sole. Oggi, dopo Einstein e nella prospettiva della cosmologia contemporanea, nessuno di questi due punti di riferimento riveste l’importanza che aveva allora. Questa osservazione, è ovvio, non concerne la validità della posizione di Galileo nel dibattito; intende piuttosto indicare che spesso, al di là di due visioni parziali e contrastanti, esiste una visione pi๠larga che entrambe le include e le supera.
12. Un altro insegnamento che si trae è il fatto che le diverse discipline del sapere richiedono una diversità di metodi. Galileo, che ha praticamente inventato il metodo sperimentale, aveva compreso, grazie alla sua intuizione di fisico geniale e appoggiandosi a diversi argomenti, perchà© mai soltanto il sole potesse avere funzione di centro del mondo, cosଠcome allora era conosciuto, cioè come sistema planetario. L’errore dei teologi del tempo, nel sostenere la centralità della terra, fu quello di pensare che la nostra conoscenza della struttura del mondo fisico fosse, in certo qual modo, imposta dal senso letterale della S. Scrittura.
se tu fossi galileo, alla presa di posizione del papa risponderesti (10 righe)
alle posizioni espresse dal papaeventualmente obietteresti dal punto di vista scientifico e da quello filosofico in quanto..
dovrei rispondere a queste domande formulando poi un tema, sono le uniche domande su tutte e 25 alle quali ho già risposto, a cui non riesco a dare una risposta giusta e precisa..
mi aiutereste x favore?scrivendo poche righe..5-10 righe..ovviamente poi il tema lo svolgo da sola inserendo le altre risposte che ho già dato..
ringrazio anticipatamente..un bacio!!!e 10 punti a chi mi aiuta davvero..
grazie ancora!
Migliore risposta:
Answer by Ggggg F
L’errore pi๠comune in questi dibattiti, che la filosofia si è portata dietro fino agli anni 70 (e che continua in ambito scolastico ancor oggi), è che non si vuole ammettere che logica e fede sono 2 argomenti separati perchà© partono da postulati diversi (sebbene a volte giungano a conclusioni simili). Andrebbero analizzati separatamente, solo cosଠsi può speculare senza sofismi su argomenti cosଠcomplicati. Questo fatto fu capito già da Kant che disse: il cielo stellato sopra di me, e la morale dentro di me….lui da filosofo non può parlare di fede, può parlare solo di cielo stellato, di scienza. Molti, anche attualmente, mescolando i 2 ambiti, evidentemente non hanno capito la lezione di Kant.
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