Un esempio significativo di ciò è il modo, in cui Quesnay valuta i differenti giudizi sul droit naturel, presenti nella scena culturale del suo tempo. 1. Chi ha detto che il diritto naturale dell’uomo è nullo, ha detto il vero. 2. Chi ha detto che il diritto naturale dell’uomo è il diritto che la natura insegna a tutti gli animali ha detto il vero. 3. Chi ha detto che il diritto naturale dell’uomo è il diritto che la sua forza e intelligenza gli assicurano, ha detto il vero. 4. Chi ha detto che il diritto naturale si limita all’interesse personale di ogni singolo uomo, ha detto il vero. 5. Chi ha detto che il diritto naturale è una legge generale e sovrana, che regola i diritti di tutti gli uomini, ha detto il vero. 6. Chi ha detto che il diritto naturale degli uomini è il diritto illimitato di tutti su tutto, ha detto il vero. 7. Chi ha detto che il diritto naturale degli uomini è un diritto, limitato da una convenzione tacita o esplicita, ha detto il vero. 8. Chi ha detto che il diritto naturale non presuppone nà© giusto nà© ingiusto, ha detto il vero. 9. Chi ha detto che il diritto naturale è un diritto giusto, ha detto il vero; nessuno, però, ha detto il vero, relativamente ad ogni caso.” Come si vede, anche qui abbiamo a che fare con una serie di coppie oppositive, nel senso che la def. n.1 s’oppone alla n.2; la def. n. 5 alla n.3 e 4 (ed in effetti, queste due deff. sono perfettamente coniugabili l’una con l’altra); la def. 6 s’oppone alla def. 7; infine, è evidente …